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Come si ricarica un’auto elettrica?

I gusti degli automobilisti si stanno facendo sempre più green, e politiche di incentivi quali l’ecobonus sono un sostegno che alimenta e allo stesso tempo viene alimentato da questa tendenza. In linea con quest’affermazione, il mercato automobilistico si sta riconfigurando, aumentando sensibilmente l’offerta di auto elettriche e ibride. L’elettrico è una scelta che implica un cambiamento non soltanto nelle emissioni, ma anche nei tempi e nei costi di ricarica del veicolo stesso: questi elementi meritano certamente attenzione.

Dove rifornire un’automobile elettrica

Il boom dei veicoli elettrici risponde chiaramente al nuovo trend ecologista che sta influenzando il mercato e tutta l’economia al momento attuale. Non mancano tuttavia gli indecisi, che hanno bisogno di ponderare meglio la propria scelta, prima di passare definitivamente all’elettrico. In questi casi, si potrebbe protendere verso compromessi quali il noleggio. Se ci si sta chiedendo perché noleggiare un’auto elettrica conviene basta considerare che un contratto di alcuni mesi permetterebbe di scoprire tutti i vantaggi delle auto elettriche in termini di costi e modalità di ricarica, dietro il pagamento di un canone mensile conveniente.

Tra le cose che chi si avvicina a un’auto elettrica potrà facilmente apprezzare, c’è la possibilità di ricaricare il proprio veicolo direttamente da casa, proprio come si carica un computer portatile o il proprio telefono cellulare. Va da sé, la principale differenza tra gli esempi appena fatti e l’auto elettrica sta proprio nella portata della batteria da ricaricare, elemento che ha una ricaduta importante sui tempi. Tenendo conto della limitata potenza erogabile dalle prese di corrente domestiche, infatti, il processo di carica al 100% della propria e-auto potrebbe richiedere diverse ore e questo fattore potrebbe far protendere l’automobilista verso la seconda opzione di rifornimento elettrico: le colonnine di ricarica distribuite nelle diverse città e lungo le autostrade.

Ogni stazione di rifornimento ha la sua potenza di emissione elettrica, e questo influenza a sua volta anche i tempi di ricarica dell’auto, unitamente alla percentuale di energia residua nella batteria: non esiste dunque una tempistica di rifornimento secca, ma questa varia da pochi minuti a un paio di ore presso le colonnine, allungandosi infine se si sfruttano le prese domestiche.

Auto elettrica: la ricarica a casa

Quando si prende in considerazione la possibilità di ricaricare l’auto elettrica con una presa di corrente domestica, bisogna valutare attentamente i possibili tempi di ricarica. Questi possono allungarsi fino a diverse ore, ma alcuni accorgimenti, come l’installazione di una wall box nel proprio box auto o garage per aumentare in sicurezza la potenza della propria rete domestica (previo accordo con il proprio gestore), possono velocizzare l’operazione. L’alternativa è quella di sfruttare le ore notturne per una ricarica completa.

Il risparmio è notevole in ciascuno dei casi, perché si va incontro a una spesa di circa 10 euro per le batterie più tradizionali, che offrono un’autonomia pari a oltre 200 km. Questo importo è stimato sui contratti che prevedono un costo di 0,20 euro a KWh: va da sé che, se si trovano offerte più vantaggiose sul mercato libero o se si usa il fotovoltaico, i costi possono scendere fino a dimezzarsi.

La ricarica fuori casa dell’auto elettrica

Se non a casa, l’auto elettrica può essere ricaricata presso una delle colonnine di rifornimento disseminate sul territorio: in questi casi, la potenza erogata passa dai 3,3 KW delle reti domestiche fino ai 22 KW delle colonnine. È facile dunque capire che la ricarica più veloce si ottiene proprio grazie a queste stazioni di rifornimento, anche se entrano in gioco sempre alcune variabili da tenere in considerazione; tra queste, la temperatura esterna o, ancora, il livello di carica della batteria al momento del rifornimento sono fattori che possono allungare o accorciare i tempi di ricarica.

Esistono inoltre colonnine particolarmente potenti, che possono arrivare fino anche ai 350 KW, ma non tutte le auto elettriche sono compatibili con questi livelli di potenza e velocità di ricarica; tuttavia, per i veicoli idonei, i vantaggi in termini di tempo sono considerevoli, dato che si arriva a ottenere il 100% di batteria in pochi minuti.

A conti fatti, un rifornimento elettrico pieno presso colonnina viene a costare circa 20 euro, quindi circa il doppio rispetto a una ricarica domestica, anche se si guadagna molto sul fattore tempo, e il vantaggio sui veicoli a carburante resta notevole e di immediata percezione. In sintesi, dunque, bisogna saper gestire bene i tempi di ricarica e scegliere volta a volta – se si ha la possibilità di ricaricare in un box o garage – se rifornirsi presso la propria abitazione o presso una colonnina, per un maggiore risparmio sui costi (sempre garantiti) o sul tempo (la variabile più importante).