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LA RINASCITA DEL MILAN PRIMAVERA: A CACCIA DELLA COPPA ITALIA QUINDICI ANNI DOPO

Domani la finale contro il Cagliari: come i giovani rossoneri stanno costruendo il futuro del club nono-stante le difficoltà

La tradizione rossonera torna a brillare tra i giovani . Quindici anni dopo l’ultima volta, il Milan Primavera si gioca nuovamente la finale di Coppa Italia. L’appuntamento è per domani alle 15, all’Arena Civica di Milano, contro il Cagliari. Un’occasione d’oro per aggiungere il terzo trofeo nella storia della competizione dopo i successi del 1985 e del 2010, quando la squadra guidata da Giovanni Stroppa su-però il Palermo grazie ai gol di Simone Verdi e Gianmarco Zigoni.

Un percorso netto verso la finale

Nessuno è riuscito a fermare i giovani rossoneri in questa coppa . Il cammino della Primavera verso l’ultimo atto è stato impeccabile: vittorie contro Genoa, Inter (ai rigori in un derby combattutissimo) e Lecce. Un percorso che testimonia la crescita di un gruppo giovane ma già maturo nelle scelte decisive, capace di gestire anche i momenti di maggiore pressione, qualità che fanno pensare a un futuro brillante per molti di questi ragazzi.

La filosofia Guidi: giovani e risultati

Una delle squadre più giovani del campionato ma comunque competitiva . Con un’età media bassissima (18,2 anni), la Primavera di Federico Guidi occupa attualmente il settimo posto in campionato, pienamente in lotta per un posto nei playoff. Con sei giornate ancora da disputare, i baby rossoneri hanno già eguagliato il punteggio totale della scorsa stagione (51 punti), dimostrando un evidente progresso tecnico e tattico.

L’unico rimpianto riguarda la Youth League, competizione in cui le precedenti edizioni avevano visto il Milan protagonista con una semifinale e una finale, mentre quest’anno l’avventura si è interrotta nella fase a gironi.

Le stelle del domani: Liberali in testa

Mattia Liberali è il diamante più luminoso di questa squadra . Numero di classe cristallina, ha già assorbito la prima squadra l’estate scorsa durante il ritiro, per poi esordire in Serie A a dicembre contro il Genoa. Un talento purissimo che il club ha saggiamente deciso di far crescere con calma, lontano dalle pressioni dei grandi palcoscenici.

Nel tridente offensivo, accanto a lui brillante Scotti (12 gol stagionali, anche quello decisivo nella semifinale contro il Lecce) e Bonomi (10 reti), entrambi capaci di interpretare più ruoli nel fronte d’attacco.

A centrocampo spiccano Christian Comotto – figlio d’arte dell’ex difensore di Serie A Gianluca – ed Emmanuele Sala, regista di qualità e visione. Interessante anche il profilo dell’elegante mezzala svedese Demirel Hodzic, che fa la spola tra la Primavera e il Milan Futuro, impressionando per tecnica e intelligenza tattica.

Chi vuole scoprire in anteprima i futuri talenti del calcio italiano può cliccare Qui per seguire le loro prestazioni e le citazione relativa al loro possibile impatto nel calcio professionistico.

Guidi, l’architetto della rinascita

Federico Guidi è il tecnico che ha riportato entusiasmo nel settore giovanile rossone-ro . Arrivato lo scorso luglio in sostituzione di Abate, Guidi vanta un curriculum prestigioso nel calcio giovanile. Con la Fiorentina ha raggiunto la finale scudetto Primavera nel 2016-17 (persa contro l’Inter) e vinto lo scudetto Under 15 nella stagione 2010-11.

Dopo esperienze con le Nazionali giovanili e in Serie C, nel 2022 è approdato alla Roma Primave-ra, conquistando una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, contribuendo alla valorizzazione di talenti come Pisilli, Cherubini e Joao Costa.

“Questo finale rappresenta il coronamento dei tanti sacrifici fatti durante una stagione difficile”, ha detto Guidi alla vigilia. “Non era scontato arrivare a giocarsi un trofeo, considerando la giovane età del gruppo. Affronteremo un Cagliari ben allenato, migliorato durante l’anno e che vanta la mi-glior difesa del campionato.”

La sinergia virtuosa con Milano Futuro

Una collaborazione fondamentale per la crescita dei talenti . Uno degli aspetti più interessanti della stagione è stata la forte sinergia tra la Primavera e il Milan Futuro, la seconda squadra rossonera. Giocatori come Magni, Hodzic e Sia hanno alternato le presenze tra le due formazioni, sempre con grande professionalità ed entusiasmo.

Questa collaborazione, gestita da Kirovski (responsabile Milan Futuro) e Vergine (responsabile del vi-vaio), ha permesso di compensare le partenze di tre pilastri della scorsa stagione: Camarda, Zeroli e Simic, tutti promossi stabilmente nelle categorie superiori.

Il futuro è luminoso

Il progetto giovani del Milano non si ferma alla Primavera. Anche le formazioni Under 17 e Under 15 stanno ottenendo risultati eccellenti, entrambe seconde in classifica dietro l’Inter. Nell’Under 17 brillano il capocannoniere Simone Lontani (15 reti) e il centrocampista italo-argentino Simon La Mantia (11 gol). Tra i convocati figura anche Vincent Ibrahimovic, figlio della leggenda rossonera.

Ancora più promettente è la situazione nell’Under 15, dove il 2011 Akram Jadid ha già segnato 26 gol giocando sotto età, candidandosi a seguire le orme di Francesco Camar-da.

Il frutto di questo lavoro si vede anche nelle convocazioni nazionali: nessun club italiano fornisce tanti giocatori alle selezioni giovanili azzurre quanto il Milan, ben trenta dall’Under 15 all’Under 21, a dimostra-zione di un percorso di crescita che ricorda la visione di Luis Enrique su Verratti : talenti tecnici che devono essere coltivati ​​con pazienza e metodo per raggiungere il massimo potenzia-le.

La finale di domani rappresenta quindi non solo un’opportunità di alzare un trofeo, ma la con-ferma che il futuro del Milan passa attraverso un settore giovanile tornato ai vertici del calcio italiano.

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