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Come ridurre le emissioni di Co2 alla guida

La lotta per un ambiente più pulito e sano passa per una rinnovata attenzione alle emissioni di Co2 e una serie di scelte tutte tese alla loro riduzione. L’agenda politica europea è chiara a riguardo ma, al di là di essa, è possibile pensare ad alcuni accorgimenti che le aziende potrebbero assumere per limitare l’inquinamento della propria flotta su strada.

Il rischio per l’ambiente è infatti ormai notevole, e le emissioni di anidride carbonica (che aggravano la piaga dell’effetto serra) dipendono in larghissima quantità dalla mobilità, con picchi legati a mezzi aziendali, furgoni e van per i trasporti in città.

Accorgimenti per ridurre l’inquinamento alla guida

Una delle strade che le aziende possono intraprendere è quella di rinnovare la flotta dei veicoli commerciali in chiave green. In tal senso, una politica aziendale ecosostenibile si sposa con le formule di https://www.noleggiolungoterminefurgoni.com/ pensate appositamente per dotare le aziende di veicoli green a zero emissioni, al solo pagamento di un canone mensile. Il vantaggio per l’ambiente è immediato, se si considera la grande disponibilità di furgoni commerciali a zero emissioni disponibili grazie alle società di noleggio furgoni a lungo termine. Alla riduzione delle emissioni di CO2 si sommano anche dei vantaggi indiretti, quali il libero accesso alle zone a traffico limitato dei centri urbani delle varie città; questo elemento permette una più capillare penetrazione e distribuzione dell’azienda sul territorio cittadino, per un migliore ritorno d’immagine e una maggiore professionalità (senza considerare inoltre che una linea di condotta green è oggi molto apprezzata, vista la svolta ecologista che caratterizza un po’ tutto il mercato).

Rinnovare la propria flotta aziendale con veicoli commerciali elettrici o ibridi non basta: è necessario che chiunque si metta concretamente al volante segua alcuni accorgimenti per ridurre al minimo sprechi ed emissioni (nel caso in cui non si stia guidando un veicolo full electric). Ottimizzare i percorsi, ad esempio, si rivela una scelta estremamente intelligente: sfruttare al meglio GPS e mappe digitali permette di accorciare notevolmente il tragitto, pianificando al meglio l’itinerario in città e dunque riducendo notevolmente il dispendio di carburante e CO2.

Il nodo del carburante è cruciale, perché soltanto monitorandone il consumo sarà possibile per l’azienda avere un’esatta percezione del consumo dei propri mezzi. Una soluzione, dunque, è quella di affidarsi a delle schede carburante, così da tenere sotto controllo i rifornimenti e la loro frequenza: si tratta di un’utile strategia per capire quali veicoli aziendali consumano più degli altri, e dunque orientare meglio la propria flotta investendo sui mezzi più ecosostenibili.

Altre precauzioni che possono essere prese dai conducenti dei mezzi su strada riguardano la disposizione del carico o, ancora, il suo peso, per quanto possa essere di fondamentale importanza – per un’azienda – mettere in movimento veicoli commerciali carichi di merci da smistare per la città. Tuttavia, non sempre caricare e appesantire eccessivamente un veicolo si rivela una strategia vincente sul lungo periodo: i furgoni commerciali dovranno infatti compiere uno sforzo maggiore, se sovraccarichi, consumando più carburante (con un costo extra per l’azienda) ed emettendo quantità maggiori di CO2 (con un danno maggiore per l’ambiente). Lavorare dunque sulla riduzione del peso trasportato, eliminando carico inutile e peso superfluo, si rivela una scelta ottimale.

Allo stesso tempo, una buona prassi da tenere a livello aziendale può essere quella di responsabilizzare il proprio team di guidatori, educandolo al risparmio e al monitoraggio del consumo di carburante. Un’oculata responsabilizzazione dei conducenti, inoltre, può condurre a una qualità della guida maggiore, con una migliore attenzione ad accelerazioni e decelerazioni brusche (da evitare), al cambio di marcia da eseguire correttamente (quando suggerito da contagiri o dal suono emesso dal motore) e all’utilizzo dell’aria condizionata (da evitare a finestrini aperti).